domenica 8 dicembre 2013

MTB il fratello di terra del kayak

Oggi mi sono fatto un giro sulle cime della valle di Muggio (Svizzera) con il rampichino (o mountain bike) che ritengo davvero sia il "fratello" di terra del kayak. E' un mezzo che permette di entrare in contatto "intimo" con il circostante e di contemplare la natura coerentemente con i suoi ritmi. In inverno i boschi spogli permettono di percorrere i sentieri immersi in una luce tenue ma particolarmente rigenerante. Inoltre in 5 ore di pedalate ... ho incontrato unicamente una persona.




Novembre 2013 e ... sempre Sardegna

Beh ... innanzitutto non avevo ancora postato foto rispetto al "solito" giro maddelenino che ho fatto a fine ottobre/inizio novembre. E' stato incredibile, come al solito, solo qualche barca a vela e contatti ancora più profondi con gli elementi naturali. Inoltre l'acqua era davvero calda: arrivato su Caprera mi sono concesso un bagno (l'1.11) oltre a poter provare l'eskimo come se fosse luglio ... . Silenzi e riflessioni profonde accompagnavano come sempre le mie traversate.


sabato 3 agosto 2013

Isole esterne dell'Arcipelago di La Maddalena


Come ogni anno decido di “perdermi”, in solitario, nelle isole “esterne” dell’Arcipelago di La Maddalena. Per me è un viaggio che ha molto di simbolico. Il silenzio mi ha tenuto buona compagnia, la parte nord di queste isole (soprattutto di S. Maria e Razzoli) è completamente dimenticata dall'uomo ... per fortuna!

“Partire, interrompe l’univocità del mondo conosciuto, alza un sipario sul duello tra le forze opposte e controverse. Tra il coraggio e la paura, tra la conoscenza e il non sapere, tra la pienezza del mondo di terra e l’incertezza del mondo del mare.
Il mare, la più promettente e seduttiva pagina bianca. La pagina non ancora scritta, il sogno non ancora realizzato, il desiderio non ancora estinto, la fuga non ancora portata a compimento, l’assenza che suggerisce la presenza, l’inizio che non ha fine. Nela sua distesa luminosa e sconfinata, nei suoi abissi sconosciuti diventa facile e quasi inevitabile trovare una metafora vivente della propria irrequietezza, dell’istinto di libertà, delle paure e dell’inesplorata e profonda regione dell’anima.”
Serra V., Le parole del mare, Paolo Sorba Editore

05.15: Sveglia
05.45: Partenza da casa
06.15: Traghetto per la Maddalena
07.00: Arrivo Spiaggia La Maddalena (vicino camping Abbatogia)
08.19: Partenza verso S. Maria
09.22: Arrivo a S. Maria
09.20 – 14.00: Esplorazione del Manto della Madonna, parte Sud-Ovest e Nord-Ovest di S.Maria e parte Sud di Budelli. Ricerca del campo base per la notte.

14.00 – 16.00: Pausa su S. Maria, campo base su Cala Tamerici di S. Maria (Nord-Ovest)
16.00 – 18.00: Trekking su S. Maria, gita fino al faro (sentieri segnati)
18.00 – 19.30: Esplorazione in kayak di tutta la parte Nord di S. Maria (fino al Passo Strangolato) e ritorno al campo base
19.30 – 21.00: Preparazione cena, montaggio tenda, preparazione per la notte (tutto il cibo stivato nei gavoni del kayak per non attirare animali “notturni”)
Dalle 21.00: Brevi esplorazioni intorno al campo base
Dalle 22.30: In tenda, anche per ripararsi da gabbiani “assassini”
05.26: Sveglia e smontaggio campo base
07.00: Partenza da S. Maria
08.22: Arrivo a La Maddalena
09.30: Tragetto per Palau
10.15: Arrivo a Cannigione





Kilometri percorsi in kayak: Ca. 30-35 km
Kilometri percorsi trekking a piedi: Ca 7 km
Tempo in kayak: Ca 8-9 ore
Litri d’acqua consumati: Ca 5.5
Condizioni meteo: cielo sereno, vento “termico” moderato solo nelle ore centrali della giornata

martedì 21 maggio 2013

Arcipelago in primavera

Piccola fuga primaverile nelle acque dell'arcipelago. Le giornate sono molto variabili, i colori e i profumi ancora più intensi. Pioggia, sole, arcobaleno e ancora pioggia. Quasi ... quasi ... era meglio in gennaio ;-)








venerdì 4 gennaio 2013

Maestrale invernale


Adrenalina. Oggi durante la traversata verso le isole maddalenine mi ha accompagnato molta … adrenalina.
Il maestrale non era tra i più forti (raggiungeva circa i 12-13 nodi) anche se molte “pecorelle” mi tenevano compagnia in mare. Ho deciso di traversare comunque passando il canale che divide l’isola di S.Stefano e la Sardegna. Quel canale è particolarmente impegnativo, pare che il maestrale nasca proprio lì ;-) inoltre le correnti sono abbastanza forti . Il mare scuro ed i frequenti schizzi di acqua fredda mi inquietavano un po’, ma la grande stabilità del Viking e, con un po’ di presunzione, la conoscenza di questo mare e di questi luoghi mi hanno fatto tornare in costa con tranquillità.
Tornato nei pressi del faro di Capo D’Orso ho scattato qualche foto (ovviamente quand’ero sotto costa, non prima …). Bella avventura ….


mercoledì 2 gennaio 2013

Caprera ... in inverno


Lo so, sono ripetitivo e un po’ noioso. Ma questo luogo non finisce mai di stupirmi e mandarmi in estasi. Arrivato in Sardegna il 29.12, i due giorni seguenti li passerò in kayak affrontando le “solite” traversate verso le isole dell’arcipelago Maddalenino. Nessuna barca, temperatura perfetta (ca 18°), mare un po’ formato ma straordinario, cielo terso. Raggiungo Caprera in un batter d’occhio, il golfo “Porto Palma” è un splendore. Lì solo gabbiani, cormorani e qualche delfino vagabondo. Tutto è perfetto così com’è, i miei pensieri si fondono con il circostante. Il mare, elemento simbolico per eccellenza, mi aiuta ad andare oltre me stesso. Il kayak mi rende paziente, le lunghe distanze percorse a pochi nodi di velocità mi inducono ad essere tollerante verso il solito bisogno di raggiugere la meta.



Nei prossimi giorni farò ancora delle traversate, vento permettendo. Infatti è atteso un rinforzo (intorno ai 15 nodi) e dovrò scegliere bene il percorso più adatto.